Siccome ci domandano il numero minimo di freccette che Mirna può aver lanciato, vuol dire che il punteggio che Mirna ha fatto per ogni lancio deve essere il più alto possibile. Pertanto immaginiamo che Mirna i primi due lanci abbia fatto quindi per completare i mancanti le servirebbero altre tre freccette in maniera tale da utilizzare cinque freccette totali. Vediamo però che questa non è la configurazione cercata, infatti se Mirna facesse con solamente la prima freccetta allora le mancherebbero ottenibili con tre lanci. Quindi la risposta corretta è quattro freccette ().
Dividete un triangolo equilatero in due triangoli in modo che questi abbiano tutti i loro lati misurati da un numero intero di . Qual è, al minimo, la lunghezza del lato del triangolo iniziale?
Esercizio contenuto nella prova della finale italiana del 2016
Per dividere un triangolo in due triangoli bisogna disegnare un segmento che parta da uno dei vertici e arrivi sul lato opposto, pertanto necessariamente il lato del triangolo iniziale (che sarà anche lato dei triangoli che si ottengono dopo) dovrà essere un numero intero maggiore o uguale a . Quindi proviamo a dividere tutti i triangoli con lato maggiore uguale a fino a che non troviamo il triangolo cercato.
Abbiamo un unico modo di dividere questo triangolo equilatero in due, ma questi triangoli non hanno tutti i lati interi, infatti l’altezza del triangolo di partenza la possiamo calcolare con il teorema di Pitagora
Anche in questo caso abbiamo un unico modo per dividere il triangolo di partenza, l’unica differenza dal caso precedente è che per calcolare il lato mancante non possiamo utilizzare il teorema di Pitagora su uno di questi due triangoli, ma dobbiamo prima calcolare l’altezza del triangolo grande e poi utilizzare il teorema di Pitagora sul triangolino formato dall’altezza e dal segmento disegnato, cioè
Qui abbiamo due modo per dividere il triangolo di partenza, nel primo modo bisogna utilizzare la strategia vista precedentemente per determinare il lato, mentre nel secondo modo si utilizza il teorema di Pitagora per determinare l’altezza del triangolo grande. In entrambi i casi i due numeri sono numeri con la virgola.
Si procede in questo modo fino a trovare la soluzione cercata che è , vediamo subito questa.
Questo triangolo lo possiamo dividere in quattro modi, nei primi tre casi dobbiamo usare la strategia con il doppio teorema di Pitagora, mentre nell’ultimo un solo teorema. Vediamo i vari casi, innanzitutto calcoliamo calcoliamo l’altezza del triangolo equilatero che ci servirà in tutti e quattro i casi
da cui capiamo subito che l’ultima suddivisione non va bene perchè verrebbe . Vediamo ora gli altri casi
Ancora una volta non è impossibile determinare la somma sommando effettivamente tutti e i numeri, tuttavia proviamo a vedere se è possibile trovare una formula. Vediamo che la successione dei numeri che dobbiamo sommare è del tipo , , , , , , , ecc, quindi progressivamente si somma prima poi poi e così via. Proviamo a cercare una relazione tra la successione delle somme, quando sommiamo i primi due numeri abbiamo , quando sommiamo i primi tre , poi , poi , poi , poi , poi quindi se mettiamo tutto all’interno di una tabella vediamo che
1
2
3
4
5
6
7
8
9
0
2
7
16
30
50
77
112
156
relazione
Da questa tabella è possibile vedere la formula che ci permetterà di determinare il risultato dell’esercizio. Infatti , , e così via, quindi la formula cercata è
Nando vuole disegnare su un foglio quadrato di carta lo sviluppo di un cubo in modo che sia il più grande possibile. Comincia allora a considerare il caso in cui il segmento che individua l’asse di simmetria dello sviluppo del cubo è parallelo a un lato del foglio e la sua lunghezza coincide con quella del lato del foglio di carta. Poi si domanda se non può fare di meglio (aumentare le dimensioni dello sviluppo) collocando quest’asse su una diagonale del foglio. In questo modo, di quale percentuale aumenta al massimo il lato del cubo sviluppato sul foglio di carta? Se necessario, nel risultato sostituite al posto di e arrotondate la percentuale finale all’unità più vicina (ad esempio, se il risultato fosse , scrivete ).
Esercizio contenuto nella prova della finale italiana del 2016
Quando posizioniamo lo sviluppo del cubo con gli spigoli del cubo paralleli ai lati del quadrato (che ipotizziamo misuri ), come in figura,
allora lo spigolo massimo del cubo misura . Più difficile è capire se messo in diagonale lo sviluppo piano occupa perfettamente il quadrato. Per capirlo notiamo che la diagonale del quadrato misura pertanto lo spigolo dello sviluppo piano, per entrare in diagonale nel quadrato, dovrà essere . In queste condizioni lo sviluppo piano entra perfettamente dentro il quadrato, come mostrato in figura.
In definitiva abbiamo da una parte uno spigolo pari a mentre nella seconda configurazione abbiamo uno spigolo di che corrisponde ad un aumento del . Ricordiamo che tale aumento lo possiamo calcolare con la proporzione
Molti numeri di due cifre si possono scrivere come somma di due numeri primi. Quale numero di due cifre ammette il più grande numero di decomposizioni di questo tipo (somma di due numeri primi)?
Esercizio contenuto nella prova della finale italiana del 2016
Siccome i numeri da a sono relativamente pochi per risolvere questo esercizio possiamo determinare tutte le decomposizioni dei numeri di due cifre (notiamo che per fare questo esercizio è indispensabile sapere i numeri primi minori , tuttavia è abbastanza facile determinare tali numeri).
Numero
Decomposizioni
Numero di decomposizioni
Prima di proseguire vediamo che i numeri dispari hanno o una decomposizione oppure zero, questo dipende dal fatto che tutti i primi eccetto il numero sono dispari e pertanto quando andiamo a sommare due numeri dispari viene necessariamente un numero pari. Pertanto proseguendo la tabella non considereremo i numeri dispari.
Il numero cercato è sicuramente il siccome è possibile decomporlo utilizzando praticamente ogni primo minore di .
Si è svolto recentemente un importante summit interplanetario a cui hanno partecipato la delegazione dei marziani e quella dei terrestri. I marziani hanno due gambe come i terrestri (compresi i piedi e le loro dieci dita) ma non hanno lo stesso numero di mani dei terrestri e una loro mano non ha lo stesso numero di dita (dei terrestri). Al summit, la delegazione dei marziani si è presentata con componenti in più di quella dei terrestri. Inoltre, il numero totale di dita delle mani e dei piedi della delegazione marziana è inferiore di unità al corrispondente numero della delegazione terrestre. Quanti erano in totale i partecipanti al summit?
Esercizio contenuto nella prova della finale italiana del 2016
Cerchiamo di fare chiarezza sulle informazioni che abbiamo. Chiamiamo il numero dei marziani e il numero dei terrestri e sappiamo sicuramente che . Ora ragioniamo sull’informazione riguardante il numero di dita. Il numero di dita delle mani e dei piedi della delegazione marziana è siccome non sappiamo il numero di dita che possiede nelle braccia ( è il numero complessivo delle dita degli arti superiori). L’equivalente per i terrestri sarà
infine sappiamo che
a questo punto noi sappiamo che sicuramente e intero e quindi . Per cui, provando i nove numeri che abbiamo a disposizione, troviamo che , infatti in tutti gli altri casi verrebbe numero con la virgola. Pertanto , e i partecipanti sono .
Cinque numeri interi relativi sono tali che le dieci somme che si ottengono addizionandoli a tre a tre in tutti i modi possibili valgono , , , , , , , , , . Quali sono il più piccolo e il più grande di questi cinque numeri?
Esercizio contenuto nella prova della finale italiana del 2016
Chiamiamo i cinque numeri , , , ed , inoltre siccome le dieci somme sono tutte diverse tra di loro tra quei cinque numeri non ce ne possono essere due uguali. Immaginiamo anche che tali numeri siano scritti in ordine crescente. Una volta ipotizzato questo sappiamo sicuramente che e che da cui sicuramente e pertanto ci possiamo trovare al massimo in due configurazioni: oppure . Quindi sicuramente da cui segue che le configurazioni possibili per la e la sono al massimo tre, ossia , oppure . In definitiva ci siamo ristretti a sei configurazioni. Una volta fatto questo possiamo tranquillamente fare i conti e notare che la configurazione cercata è , , , ed .
Dopo aver coperto a velocità costante metà della distanza che separa Math-landia dall’isola di Mate, capitan Renato decide di aumentare la velocità del suo traghetto del . Il traghetto arriva così a destinazione mezz’ora prima del previsto. Quanti minuti è durata in totale la traversata?
Esercizio contenuto nella prova della finale italiana del 2016
Quello che vedete in figura è un esempio di quadrato semi-magico: utilizzando tutti i numeri interi da a , presenta la stessa somma () su ciascuna riga e su ciascuna colonna. Non è magico perché le due diagonali presentano invece due somme ( e ) diverse da ; in questo caso la somma di queste due somme dà un totale di . Qual è il più grande totale che si può ottenere addizionando le somme degli elementi delle due diagonali di un quadrato semi-magico?
Esercizio contenuto nella prova della finale italiana del 2016
Sappiamo che la somma di ogni riga e ogni colonna del nostro quadrato deve fare , infatti pertanto le righe e le colonne dovranno essere quelle già scritte. Siccome non ci interessa la somma delle diagonali vuole dire che noi possiamo invertire tranquillamente due righe o due colonne e ottenere ancora un quadrato semi-magico. Infine osserviamo che la somma delle diagonali è massima se le cifre maggiori sono sulla diagonale e se la cifra è nel centro del quadrato (infatti la cifra centrale viene contata due volte in quanto è presente su entrambe le diagonali). Una volta osservato questo è facile capire che il quadrato semi-magico cercato è il seguente
Nel cronometro di Carla ciascuna cifra si “accende” tramite un certo numero di barrette illuminate, come vedete per le cifre riportate in figura (sei barrette per , due barrette per , cinque barrette per ecc.). Tra i secondi e , quante volte vedete acceso un numero di barrette uguale alla somma delle due cifre dei secondi?
Esercizio contenuto nella prova della finale italiana del 2016