Sono dati i vettori ,
e
. Calcola
.
SVOLGIMENTO
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Sono dati i vettori ,
e
. Calcola
.
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Sono dati i vettori ,
e
. Calcola
.
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Un pallone da calcio è un po’ sgonfio. Posato a terra, la sua superficie di appoggio sul terreno è di e la pressione relativa dell’aria nel pallone vale
. Qual è la massa del pallone?
Le forze che si equilibrano in questa esercizio sono la forza peso del pallone, calcolabile tramite la formula
e la forza dovuta alla pressione interna del pallone, calcolabile con la formula
Queste due forza sono in equilibrio, infatti il pallone è fermo, a livello fisico se il peso del pallone aumentasse (ad esempio se schiacciassimo il pallone per terra) la superficie di contatto tra il pallone e la terra aumenterebbe in maniera tale da equilibrare la nuova aggiunta di forza. Una volta dedotto questo abbiamo che
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Luca aiuta il papà a spostare un mobile di massa . Se il coefficiente di attrito statico è
e Luca esercita una forza di
, quanta forza deve esercitare il papà?
Sappiamo che quando facciamo scorrere due superficie una sull’altra si genera una forza, chiamata forza di attrito, che tende a ostacolare questo movimento. Il modulo massimo della forza di attrito che si può sviluppare è direttamente proporzionale alla forza che tiene “premuta” una superficie sull’altra secondo la formula
dove è il coefficiente di attrito. In questo esercizio la forza premente è esattamente la forza peso del mobile, pertanto il massimo modulo della forza di attrito sarà
Quindi fino a che la forza esercitata da Luca e suo papà non supera i il mobile non si muoverà, per cui la forza esercitata da suo papà dovrà essere
assumendo ovviamente che la forza esercitata da suo padre sia una forza esattamente concorde a quella di Luca.
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Una scatola di fiammiferi si trova sopra un baule alto . Martina solleva il coperchio senza notare la scatola e quando il coperchio aperto forma un angolo di
con l’orizzontale la scatola inizia a scivolare e cade a terra. Trova il valore del coefficiente di attrito statico tra la scatola e la superficie del baule.
Sappiamo che quando facciamo scorrere due oggetti uno sull’altro si sviluppa una forza che si oppone a tale movimento, tale forza prende il nome di forza di attrito. Il modulo della massima forza di attrito che si può sviluppare tra due oggetti è determinabile con la formula
dove si chiama coefficiente di attrito mentre
è la forza che tiene premuto un oggetto all’altro.
In questo esercizio la componente perpendicolare della forza peso è la forza che tiene “premuta” la scatola di fiammiferi al coperchio del baule, mentre la componente parallela è la forza che fa scorrere la scatola sul coperchio. Ricordiamo che se è l’angolo che il piano inclinato forma con l’orizzontale possiamo determinare la componente parallela e perpendicolare della forza peso facendo
Per cui
diventa
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Un anello di metallo viene tirato da due dinamometri perpendicolari l’uno all’altro.
I dinamometri segnano entrambi una forza di . Calcola la forza totale applicata all’anello.
In questa situazione le forze applicate dai due dinamometri sono parallele tra loro e possono considerarsi come le componenti cartesiane della forza risultante applicata all’anello. In questa situazione il modulo della forza risultante si può determinare utilizzando il teorema di Pitagora
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Un alpinista che sta risalendo un pendio di può essere schematizzato come nella figura. La massa dell’alpinista è
.
Trova l’intensità dei due vettori componenti della forza peso lungo le direzioni parallela e perpendicolare al piano inclinato.
Quando si studia un oggetto sopra un piano inclinato, di inclinazione rispetto alla direzione orizzontale, è molto utile scomporre il vettore forza peso, quello disegnato in rosso, nelle due componenti parallela e perpendicolare al piano inclinato. Nel disegno sopra la componente perpendicolare è quella che dall’alpinista va verso la montagna, mentre la componente parallela è quella che va verso destra, in questa situazione le due componenti si calcolano facendo
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Un piccolo anello metallico viene tirato da tre dinamometri, come mostrato nella figura.
I dinamometri indicano che i moduli delle forze applicate sono ,
e
. Calcola il modulo della forza totale applicata all’anello.
Per calcola il modulo della forza totale applicata all’anello dobbiamo sommare i tre vettori e poi determinare il modulo del vettore risultante. Per sommare le tre forze immaginiamo di porre al centro dell’anello un piano cartesiano con l’asse lungo la direzione dei dinamometri 1 e 2 e verso diretto lungo il dinamometro 2. All’interno di questo piano cartesiano i tre vettori avranno come componenti
a questo punto la forza risultante sarà
il cui modulo lo possiamo calcolare con il teorema di Pitagora
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Un elastico lungo è allungato di
. La distanza media tra due atomi del nastro elastico è di
. Quale è l’aumento medio della distanza tra un atomo e l’atro lungo la direzione d’allungamento?
Nella lunghezza totale dell’elastico ci sono esattamente
uno dietro l’altro. L’allungamento totale dell’elastico corrisponde alla somma degli allungamenti di ogni singolo legame, pertanto l’allungamento di è suddiviso in
micro allungamenti. Ognuno di questi micro allungamenti sarà
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Un carrello di massa ha le ruote bloccate e due persone tentano di spingerlo applicando due forze, come rappresentato nella figura
Il coefficiente di attrito tra il carrello e il suolo è . Stabilisci se il carrello si muove.
Quando vogliamo far scorrere un oggetto sopra un altro si sviluppa una forza che tende a ostacolare tale movimento. Questa forza si chiama forza di attrito e il modulo massimo della forza di attrito che si può sviluppare è determinabile attraverso la seguente formula
dove si chiama coefficiente di attrito mentre
è la forza che tiene “premuto” un oggetto sull’altro.
In questo caso la forza premente è la forza peso del carrello, pertanto il carrello si muoverà se la somma delle forze dei due ragazzi sarà maggiore della forza di attrito. Calcoliamo entrambe queste forze
per calcolare la forza risultante tra le due forze dei ragazzi utilizziamo il teorema di Pitagora, questa cosa è possibile perchè le due forze dei ragazzi sono perpendicolari tra loro e quindi sono le due componenti cartesiane della forza risultante.
Pertanto il carrello si muove.
Osserviamo che non era strettamente necessario calcolare la forza risultante dei ragazzi, infatti è impossibile che la forza risultante sia minore delle singole componenti cartesiane della forza, quindi siccome entrambe le componenti cartesiane sono superiori a potevamo già dire che il carrello si sarebbe mosso.
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