Di possibili modi per andare da a tramite due spostamenti e ce ne sono infiniti, pertanto noi ne proponiamo uno qualunque.
Nonostante di modi ce ne siano infiniti lo spostamento complessivo è sempre il vettore viola pertanto la velocità avrà sempre la direzione e il verso del vettore viola. Per quanto invece riguarda il modulo della velocità quello non solo dipende dagli spostamenti fatti (ovvero dipende da quanto spazio percorro), ma anche dal tempo necessario a compiere tale spostamento.
Nella figura sono riportate le posizioni di un oggetto che si muove nel piano e raggiunge prima il punto e poi il punto .
Il vettore posizione ha modulo e forma un angolo di con l’asse . Il vettore spostamento ha modulo ed è orientato nel verso positivo dell’asse . Calcola il vettore posizione .
Osserviamo immediatamente che il triangolo è un triangolo isoscele, infatti i due lati blu sono entrambi lunghi . Inoltre possiamo anche vedere che l’angolo è di per cui gli altri due angoli, che sappiamo essere congruenti, saranno di . Ne segue immediatamente che l’inclinazione del vettore posizione è di , inoltre il triangolo si spessa in due mezzi triangoli equilateri di lato e il segmento rosso è lungo il doppio dell’altezza. In definitiva
Un uomo passeggia per verso ovest, poi si dirige per verso sud. Infine percorre in una direzione che forma un angolo di con il verso est e con il verso nord. La passeggiata dura .
Determina il vettore spostamento dell’uomo. Determina il modulo della velocità media dell’uomo.
Il vettore spostamento è il vettore disegnato in rosso nel disegno, e possiamo calcolarlo andando a sommare i tre spostamenti disegnanti in blu. I primi due spostamenti sono semplici da analizzare perchè sono paralleli agli assi, vediamo di determinare le coordinate del terzo. Grazie alle proprietà dei triangoli rettangoli possiamo dire che
a questo punto lo spostamento complessivo sarà
per cui possiamo determinare lo spostamento totale con il teorema di Pitagora
mentre l’angolo formato con la direzione est (ossia l’asse ) lo possiamo calcolare con l’arcotangente, cioè
Infine calcoliamo la velocità media usando la definizione di velocità, ossia
Ricordiamo che il vettore accelerazione è il vettore definito come
Per prima cosa allora calcoliamo , osserviamo che
Per calcolare l’accelerazione dobbiamo prima calcolare in quanto tempo l’automobile percorre quel quarto di circonferenza, ma siccome procede a velocità costante sappiamo che
e siccome lo spazio percorso è appunto un quarto di circonferenza
Da cui
che quindi ha direzione lungo la bisettrice del primo e terzo quadrante e verso negativo (ossia verso il terzo quadrante), mentre il modulo è
Le frecce nella figura rappresentano i vettori velocità di un veicolo nei due punti e in una scala in cui una unità corrisponde a . Il veicolo percorre il tratto in .
Determina le componenti del vettore variazione di velocità, il suo modulo e disegna il vettore. Determina il modulo dell’accelerazione media.
Per disegnare il vettore variazione di velocità poniamo e applicate nello stesso punto e con la regola del parallelogramma determiniamo il vettore (vettore viola).
Mentre per determinare le sue coordinate prima determiniamo le coordinate di e e poi le sottraiamo. Dal grafico possiamo dedurre che
per cui
il cui modulo è
Per rispondere alla seconda domanda ricordiamo che l’accelerazione è definita come
Nella figura è riprodotta la traiettoria di un punto materiale, che passa per i punti , , e , rispettivamente, negli istanti , , e .
Traccia i vettori spostamento a partire da fino a , fino a e fino a . Determina il modulo della velocità media del punto materiale durante ciascuno di questi spostamenti.
Per disegnare i vettori spostamento ricordiamoci di essere in un moto in due dimensioni e che il grafico rappresenta esattamente la traiettoria, perciò basta disegnare i vettori che partono dal punto e arrivano rispettivamente nei punti , e .
Una volta disegnati i vettori spostamenti andiamo a calcolare la velocità media in ognuno dei tre tratti. Per determinare la velocità media utilizziamo la definizione
dove la lunghezza degli spostamenti, ossia la lunghezza dei tre vettori, la possiamo calcolare utilizzando il teorema di Pitagora. Pertanto
Uno sciatore si trova nel punto lungo una pista e sta scendendo a valle. In un intervallo di tempo di lo sciatore percorre una distanza di . Quanto vale il modulo della velocità istantanea dello sciatore nel punto ?
Siccome il tempo trascorso è piccolissimo, e quindi anche lo spazio percorso sarà sufficientemente piccolo, possiamo considerare di determinare la velocità istantanea nel punto applicando semplicemente la definizione di velocità media. A questo punto sappiamo che
Per prima cosa utilizziamo il disegno per calcolare quanto è la distanza tra Siena e Arezzo, una volta fatto questo grazie alla definizione di velocità calcoliamo il tempo necessario all’auto per compiere il viaggio. La distanza tra Siena e Arezzo, freccia rossa, è l’ipotenusa di un triangolo rettangolo di cateti e , come possiamo vedere in figura
dove la lunghezza dei cateti l’abbiamo ottenuta contando i quadretti. A questo punto
Nei crash-test si verifica la sicurezza degli autoveicoli. In un’auto è posto un manichino di che (con l’auto) procede alla velocità di quando questa urta un muro. A seguito dell’urto il manichino torna indietro a una velocità di . Senza airbag, l’urto del manichino contro il volante ha una durata di ; grazie all’airbag, la variazione di quantità di moto del manichino avviene in un intervallo di tempo maggiore, pari a . Quanto vale la forza media a cui sarebbe sottoposto il manichino senza airbag? Quanto vale la forza media sul manichino grazie all’intervento dell’airbag?
Dal teorema dell’impulso sappiamo che la variazione di quantità di moto è uguale all’impulso della forza che genera tale variazione, ossia
ma d’altra parte la definizione di impulso ci dice che
da cui
Una volta determinata questa formula possiamo rispondere alle due domande in quanto conosciamo tutti i dati. Infatti
dove osserviamo esplicitamente che abbiamo convertito le velocità in , inoltre la velocità finale è negativa perchè il manichino, dopo l’urto, torna indietro a una velocità di . Invece il segno negativo del risultato rappresenta il fatto che la forza è opposta al segno positivo che abbiamo scelto per questo esercizio, e il verso positivo è quello della velocità iniziale.
Una palla di massa , inizialmente ferma, è sottoposta a una forza di direzione e verso costanti, ma di intensità variabile nel tempo, secondo il grafico che segue.
Calcola la velocità della palla negli istanti di tempo e .
Nei primi il moto della palla è un moto uniformemente accelerato perchè la forza è costante, pertanto dal secondo principio della dinamica potremmo determinare l’accelerazione e poi usare le formule del moto per determinare la velocità a tale istante. Tuttavia usiamo anche per quel caso l’impulso della forza per determinare la velocità. Quando siamo di fronte a una forza variabile sappiamo che l’area (con segno) sottesa dal grafico forza-tempo rappresenta l’impulso della forza, pertanto abbiamo che
una volta determinato l’impulso, grazie al teorema dell’impulso, sappiamo che questo è uguale alla variazione di quantità di moto, ossia
ossia
mentre per calcolare la velocità all’istante facciamo