Per mantenere la velocità di , il motore di un autocarro di massa genera una forza di . Quali sono le forze che agiscono sull’autocarro, in un sistema di assi in cui l’asse è positivo nella direzione del moto e l’asse è positivo verso l’alto?
Le forze che agiscono sull’autocarro sono quattro: la forza del motore, la forza di attrito, la forza peso e la reazione vincolare e siccome la velocità dell’autocarro è costante il primo principio della dinamica ci dice che la somma vettoriale di queste quattro forze è nulla. Per prima cosa ragioniamo sulle forze dirette come l’asse . Sicuramente abbiamo la forza del motore di modulo pertanto, siccome l’unica altra forza diretta come l’asse è la forza di attrito, avremo che dove il meno sta ad indicare che è diretta in verso contrario a . Ragioniamo ora sulle forze dirette verso l’asse . Sicuramente abbiamo la forza peso di modulo uguale a
e quindi la reazione vincolare, unica altra forza diretta come l’asse , avrà modulo .
Un carrello è munito di ruote a bassissimo attrito e ha una massa di . Una forza applicata al carrello imprime un’accelerazione di . Qual è il valore della forza esercitata? Supponiamo invece che le ruote del carrello subiscano una forza di attrito dinamico, con coefficiente . Quanto deve valere in questo caso la forza perchè il carrello abbia la stessa accelerazione?
La prima parte del problema, che presuppone l’assenza di attrito, la possiamo risolvere utilizzando il secondo principio della dinamica. Infatti tale principio ci dice che
Per rispondere alla seconda domanda osserviamo che in questo caso non abbiamo un’unica forza, ma bensì due, quindi dobbiamo tenere conto di entrambe le forze per determinare la forza risultante e utilizzare il secondo principio della dinamica. La forza esercitata per muovere il carrello e la forza di attrito sono dirette lungo la stessa direzione, ma con verso opposto, pertanto per calcolare il modulo della forza risultante possiamo fare
Un carrello viene spinto su un piano a bassissimo attrito da una forza di , che determina un aumento della velocità del carrello di ogni . Quanto vale la massa del carrello?
Il secondo principio della dinamica ci spiega come sono relazionate la forza, l’accelerazione e la massa, ossia ci dice che
pertanto possiamo utilizzarlo per risolvere il problema. Prima però di poter applicare direttamente la formula dobbiamo determinare l’accelerazione del carrello. Sappiamo che per definizione l’accelerazione è la variazione di velocità fratto il tempo necessario per ottenere tale variazione, ossia
Un metodo di potenziamento muscolare consiste nel correre con una massa aumentata, in modo da abituare i muscoli a sostenere una massa maggiore. Giada ha una massa di e scatta con un’accelerazione di . Ora Giada indossa un busto di : quanta forza in più devono imprimere i suoi muscoli per scattare con la stessa accelerazione?
Un ascensore sale alla velocità costante di . Chiara si trova sull’ascensore e le cade una penna di mano da un’altezza di dal pavimento dell’ascensore. Quanto tempo impiega la penna a toccare il pavimento? Risolvi il problema rispetto al sistema a Terra e al sistema dell’ascensore.
Prima di procedere con la risoluzione osserviamo che il risultato sia nel sistema Terra che nel sistema ascensore dovrà fornire lo stesso risultato, siccome il tempo nella relatività galileiana è una costante. Procediamo con la risoluzione all’interno del sistema Terra (soluzione più difficile). Nel sistema Terra l’ascensore si muove verso l’alto di moto rettilineo uniforme mentre la penna si muove di moto uniformemente accelerato con velocità iniziale uguale alla velocità dell’ascensore e accelerazione uguale all’accelerazione gravitazionale. Una volta capito questo (e fissato la posizione del pavimento) la legge oraria del pavimento dell’ascensore sarà
mentre la legge orario della penna sarà
e la condizione che esprime il contatto tra penna e pavimento sarà
Dal punto di vista del sistema ascensore invece l’ascensore risulta fermo e la penna si muove di moto uniformemente accelerato con partenza da ferma alla quota di , pertanto
Una barca (B) sta risalendo un fiume (A) controcorrente con una velocità di relativamente all’acqua. Un osservatore sul molo (M) vede la barca muoversi verso valle alla velocità di . Quale è la velocità del fiume rispetto all’osservatore sul molo?
A livello vettoriale possiamo dire che la velocità che il fiume ha rispetto all’osservatore è uguale alla somma tra la velocità che il fiume ha rispetto alla barca e la velocità che la barca ha rispetto all’osservatore, ossia
da cui
Prima di terminare proviamo a spiegare l’esercizio a livello intuitivo. La barca si muove sul letto del fiume con una velocità rispetto all’acqua di controcorrente, nonostante questo un osservatore esterno vede la barca muoversi lungo il verso della corrente con una velocità di , ne segue che la velocità della barca controcorrente non basta a contrastare tutta la velocità della corrente del fiume che è più veloce, pertanto la velocità del fiume sarà .
Un turista cammina alla velocità di , in direzione della prua, sul ponte di una nave da crociera che si muove alla velocità costante di . Nello stesso verso di marcia della nave, più avanti, vede un peschereccio che naviga alla velocità costante di . Scrivi la legge del moto del peschereccio nel sistema di riferimento del turista che cammina sul ponte della nave.
La legge oraria rappresenta una formula che permette di calcolare la posizione di un oggetto in funzione del tempo. Per utilizzare la legge oraria necessitiamo di fissare un sistema di riferimento che in questo esercizio è già stato in parte fissato. Infatti la posizione iniziale è fissata sul turista che cammina. Fissiamo allora il momento in cui il turista si trova esattamente prima del peschereccio. Una volta fatto questo sappiamo che la struttura della legge oraria di un moto rettilineo uniforme (in questo esercizio non ci sono accelerazioni perchè i tre attori principali, cioè turista, nave e peschereccio, si muovono tutti a velocità costante) è del tipo
per cui per concludere la legge oraria ci basta determinare ossia la velocità del peschereccio rispetto al turista. Il turista cammina a una velocità di verso la prua (parte anteriore) di una nave che si muove alla velocità di , pertanto il turista si muove complessivamente a , siccome il peschereccio ha una velocità di nella stessa direzione della velocità del turista la sua velocità rispetto al turista è di , dove il segno meno indica il fatto che, per il turista, il peschereccio sta andando verso di lui. In definitiva la legge oraria sarà
Una barca può muoversi a una velocità di rispetto all’acqua di un fiume che scorre a . Il barcaiolo vuole attraversare il fiume perpendicolarmente alle rive, come mostrato in figura.
Secondo quale angolo deve orientare la sua barca? Con quale velocità rispetto al terreno deve muoversi?
La velocità complessiva della barca deve essere perpendicolare alle rive, ma tale velocità sarà la somma vettoriale tra la velocità effettiva della barca e quella dell’acqua del fiume, ossia
Fissiamo un sistema cartesiano sulla barca in maniera tale che l’asse sia orientato come il fiume e l’asse sia orientato come la velocità totale che la barca dovrà avere (ossia perpendicolarmente alle rive) da cui
Una bicicletta percorre su un piano il tratto di strada rappresentato nella figura
Il tratto da a è un arco di parabola mentre il tratto da a è un segmento. La bicicletta percorre il tratto da a con velocità di modulo costante in . Determina il modulo e le componenti del vettore velocità media della bicicletta nel tratto da a . Determina il modulo e le componenti dell’accelerazione media della bicicletta nel tratto da a .
Possiamo disegnare lo spostamento totale della biciclette nel tratto da a nel seguente modo
pertanto il vettore spostamento ha le seguenti componenti
e quindi, grazie alla definizione di velocità, possiamo calcolare le componenti della velocità media come
il cui modulo sarà
Per determinare il modulo e le componenti dell’accelerazione cerchiamo di disegnare i vettori velocità per vedere poi come sarà l’accelerazione.
Tutta la difficoltà dell’esercizio sta nel determinare l’angolo che fa con l’asse . Possiamo osservare che tale angolo è lo stesso che il segmento fa con l’asse e pertanto lo possiamo determinare con
da cui possiamo determinare le componenti di e poi calcolare ossia
da cui possiamo determinare le componenti dell’accelerazione e in seguito il suo modulo
Un uomo passeggia per verso est, poi per verso nord e infine per verso nord-est. La passeggiata dura . Determina il vettore spostamento dell’uomo. Determina il modulo della velocità media dell’uomo.
Per risolvere questo esercizio può essere utile rappresentare gli spostamenti dell’uomo su un piano cartesiano, ossia
Lo spostamento complessivo, vettore viola, lo possiamo determinare sommando i tre spostamenti singoli. I primi due spostamenti, essendo paralleli agli assi, sono relativamente semplici da analizzare. Analizziamo quindi per primo il terzo spostamento . Grazie alle proprietà dei triangoli rettangoli possiamo dire che
a questo punto lo spostamento complessivo sarà
per cui possiamo determinare lo spostamento totale con il teorema di Pitagora
mentre l’angolo formato con la direzione est (ossia l’asse ) lo possiamo calcolare con l’arcotangente, cioè
Infine calcoliamo la velocità media usando la definizione di velocità, ossia