Un pezzo di metallo di massa ha una temperatura di . Dopo essere stato immerso in di acqua, che si trovava inizialmente a temperatura di , il metallo e l’acqua raggiungono una temperatura di equilibrio di . Qual è il calore specifico del metallo?
Prima di procedere con la risoluzione dell’esercizio osserviamo che tutto il calore assorbito dall’acqua per aumentare la sua temperatura da a è stato sottratto al pezzo di metallo che passa da a . Una volta osservato questo ricordiamo anche che il calore specifico rappresenta quanta energia è necessaria a di materia per aumentare la sua temperatura di . Sapendo che il calore specifico dell’acqua è ne segue che
Sappiamo che la capacità termica, cioè l’energia necessaria per far salire di di sostanza, è una grandezza strettamente dipendente dalla sostanza scelta. Pertanto calcolando tale quantità sarà possibile capire di quale sostanza si tratta, quindi
Un blocco di ferro viene trascinato lungo una strada da una forza costante di parallela al suolo, per un tratto lungo . Alla fine del percorso la temperatura del blocco è aumentata di . Tutto il lavoro compiuto contribuisce all’aumento di temperatura del blocco e non dell’asfalto. Quanto vale la massa del blocco di ferro?
Dalla tabella sulle capacità termiche sappiamo che la capacità termica del ferro è , quindi per alzare la temperatura di di ferro di sono necessari di energia. In questo esercizio l’energia traferita al blocco di ferro è esattamente uguale al lavoro compiuto per spostare il blocco, ossia da cui
Un oggetto di costituito da una sostanza sconosciuta, viene riscaldato sopra un fornello che gli trasferisce una quantità di calore di . Per effetto di questo riscaldamento la sua temperatura aumenta di . Quanto vale il suo calore specifico? Quanto vale la sua capacità termica?
Prima di procedere effettivamente con il conto ricordiamo che la capacità termica è il rapporto tra la quantità di calore fornita a un corpo e la variazione di temperatura da essa prodotta, mentre il calore specifico è il coefficiente di proporzionalità tra la capacità termica e la massa di un corpo, pertanto
Durante un’esercitazione di arrampicata in palestra Claudia si stacca dalla parete e resta appesa a una corda di sicurezza che scorre su una carrucola fissata al soffitto. All’altro capo della corda Valeria fa da contrappeso. Fai uno schizzo della situazione e disegna le forze. Se la massa di Claudia è di , calcola la tensione della corda in condizioni di equilibrio e la reazione vincolare del soffitto.
La tensione della corda è la forza che la corda esercita alle sue estremità, in condizioni di equilibrio tale forza è necessaria per equilibrare perfettamente la forza peso di Claudia. Pertanto, in modulo, avremo
Ragioniamo ora sulla forza applicata alla carrucola posta sul soffitto. Da un lato della corda Claudia, con la sua forza peso, esercita una forza che è esattamente uguale a quella esercitata da Valeria dalla parte opposta (altrimenti non avremmo l’equilibrio) e quindi sul soffitto viene esercitata una forza che è uguale al doppio della forza peso di Claudia, pertanto
La tensione di una corda è la forza che tale corda esercita. Nella prima figura abbiamo una cassa da appesa a una fune. Su tale cassa agiscono esclusivamente la forza peso e la tensione della corda per cui, siccome la cassa è in equilibrio, le due forze devono equivalersi in modulo, ossia
Per quanto riguarda la seconda immagine sicuramente lo stesso ragionamento fatto adesso è applicabile per le tensioni e , infatti tali tensioni tengono in equilibrio le due casse. Se invece osserviamo la tensione , considerando che la carrucola sia priva di massa, possiamo osservare che tale forza sorregge tutta la struttura, pertanto
Un carrello di massa è in equilibrio su un piano inclinato di rispetto all’orizzontale perchè trattenuto da una molla, come mostrato in figura. Nell’ipotesi che non vi sia attrito tra il piano e il carrello: calcola il modulo della forza che farebbe scendere il carrello se non fosse trattenuto dalla molla; determina la costante elastica della molla, sapendo che si allunga di .
Se il carrello non fosse legato alla molla (e non ci fosse forza di attrito ad ostacolarne la discesa) la forza che farebbe scendere il carrello sarebbe la componente parallela della forza peso, dove ricordiamo la configurazione classica dei piani inclinati con questo schema
Pertanto tale forza sarà
Nella configurazione dell’esercizio però tale forza è contrastata dalla forza di richiamo della molla, quindi dalla forza elastica, per cui
Un bancale carico di bottiglie d’acqua che pesa è fermo su una rampa inclinata di rispetto all’orizzontale. Calcola l’intensità della forza normale esercitata dalla rampa e l’intensità della forza di attrito statico sul bancale.
Siamo in un classico esercizio con il piano inclinato dove la forza di gravità, che ha direzione perpendicolare alla superficie terrestre, non perpendicolare al piano inclinato, viene spezzata in una componente perpendicolare al piano inclinato e una componente parallela al piano inclinato. Se volessimo rappresentare la situazione con uno schema potremmo disegnarlo così
Siccome il bancale è in equilibrio vuol dire che tutte le forze hanno risultante nulla e pertanto
da cui possiamo facilmente calcolare le due forze con le formule presenti all’interno del disegno
Un blocco di massa è fermo su un piano orizzontale. Sul blocco agiscono due forze e , nelle direzioni riportante in figura, di modulo e . Disegna lo schema delle forze, scegli un opportuno sistema di riferimento e determina l’intensità della forza normale esercitata dal piano.
Sul blocco agiscono quattro forze che, siccome ci viene detto che il blocco è fermo, devono necessariamente avere risultante nulla. Le quattro forze, riportate sullo schema seguente, sono: la forza peso, la reazione vincolare, la forza e la forza .
Dallo schema risulta evidente che la reazione vincolare dovrà contrastare sicuramente la forza peso del blocco, ma anche le due componenti perpendicolari delle forze e , ossia entrambe le due forze contribuiscono a “schiacciare” il blocco sul piano orizzontale. Pertanto