Un airone è in volo con una velocità di quando una corrente d’aria gli imprime un’accelerazione costante di nella direzione del moto. Calcola la velocità dell’airone dopo .
L’accelerazione è un vettore che esprime la variazione del vettore velocità in funzione del tempo. Se il movimento avviene lungo una traiettoria retta il modulo dell’accelerazione può essere calcolato tramite la formula
Mario, mentre sta viaggiando su un’autostrada a , vede una cosa di auto ferme davanti a lui e schiaccia il pedale del freno, imprimendo all’auto un’accelerazione media di . Quanto tempo impiega l’auto a fermarsi? Se Mario dovesse fermare l’auto in , quale accelerazione dovrebbe imprimere frenando?
L’accelerazione media è un vettore che esprime la variazione del vettore velocità in funzione del tempo. Se il movimento avviene lungo una traiettoria retta il modulo dell’accelerazione media può essere calcolato tramite la formula
pertanto
dove osserviamo esplicitamente che la velocità finale dell’aereo deve essere espressa in . Per fermarsi in l’accelerazione dovrebbe essere
L’accelerazione media è un vettore che esprime la variazione del vettore velocità in funzione del tempo. Se il movimento avviene lungo una traiettoria retta il modulo dell’accelerazione media può essere calcolato tramite la formula
pertanto
dove osserviamo esplicitamente che la velocità finale dell’aereo deve essere espressa in .
Un aereo di linea per decollare deve raggiungere la velocità di e per farlo impiega . Qual è l’accelerazione media impressa dai motori se l’aereo parte da fermo?
L’accelerazione media è un vettore che esprime la variazione del vettore velocità in funzione del tempo. Se il movimento avviene lungo una traiettoria retta il modulo dell’accelerazione media può essere calcolato tramite la formula
pertanto
dove osserviamo esplicitamente che la velocità finale dell’aereo deve essere espressa in .
L’accelerazione media è un vettore che esprime la variazione del vettore velocità in funzione del tempo. Se il movimento avviene lungo una traiettoria retta il modulo dell’accelerazione media può essere calcolato tramite la formula
pertanto
dove osserviamo esplicitamente che la velocità finale dell’auto deve essere espressa in .
Lanci verso l’alto una palla che si trova a terra con una velocità iniziale pari a . Calcola: la velocità della palla dopo e l’altezza raggiunta; la velocità della palla dopo e l’altezza raggiunta.
Innanzitutto osserviamo che a livello computazionale le due domande sono uguali, quindi quando avremo determinato il ragionamento per rispondere alla prima parte dell’esercizio sapremo rispondere anche alla seconda parte. Tra le formule che conosciamo la definizione di accelerazione può rispondere in maniera diretta alla prima parte della domanda, ossia la velocità dopo tot secondi, una volta conosciuta la velocità determiniamo l’altezza raggiunta tramite la formula
Una palla è lanciata in alto verticalmente da una altezza di da terra. Resta in aria per e poi ritorna al punto di partenza. Quale è la velocità iniziale della palla?
Innanzitutto osserviamo che il punto di partenza è ininfluente, l’unica cosa che ci interessa sapere è che la pallina in torna esattamente alla quota di partenza, qualunque essa sia. Per concludere l’esercizio sappiamo che il tempo di volo della pallina è diviso a metà tra il tempo necessario alla pallina per salire e il tempo necessario per scendere, pertanto in la pallina passa da una velocità iniziale a un velocità finale nulla (ricordiamo infatti che il punto di massima altezza coincide con il punto a velocità nulla). Per cui, tra le formule che conosciamo, la definizione di accelerazione fa al caso nostro, infatti
Un giocoliere lancia verticalmente una pallina. Nell’istante in cui raggiunge il punto più alto, al di sopra del punto di partenza, ne lancia un’altra con la stessa velocità iniziale. A quale altezza si incontrano le due palline? Che velocità hanno al momento dell’incontro?
Prima di procedere con la soluzione proviamo a inquadrare la situazione per capire quale tra le formule che conosciamo può essere la più efficace. Innanzitutto sappiamo che il punto di massima altezza è il punto in cui la pallina ha velocità nulla, quindi della prima pallina conosciamo la velocità iniziale, la posizione e l’accelerazione a cui è soggetta. Della seconda pallina invece conosciamo solo posizione e accelerazione a cui è soggetta. Osserviamo che le leggi orarie delle due palline potrebbero rispondere alla prima domanda, ma per poterle utilizzare ci serve la velocità iniziale della seconda pallina, che per ipotesi è uguale a quella della prima pallina, quindi determiniamo prima tale velocità. Per rispondere a questa domanda ci viene in supporto la formula
da cui
Una volta scoperta questa velocità procediamo con il nostro ragionamento. Le palline, nel momento in cui si incrociano, occupano la stessa posizione, ossia
che possiamo determinare utilizzando le leggi orarie. Prima di tutto fissiamo un sistema di riferimento, poniamo il punto dove parte la seconda pallina, e l’istante quando parte la seconda pallina (e la prima pallina si trova nel punto più alto). In questo sistema di riferimento le due leggi orarie diventano
per cui la condizione diventa
da cui
Inoltre con la definizione di accelerazione, siccome abbiamo già calcolato il tempo necessario per l’incontro, possiamo determinare le due velocità, infatti
Lanci una palla verso l’alto con velocità iniziale di e una palla identica con la stessa velocità iniziale ma verso il basso. Il suolo dista dalla posizione di partenza. Calcola il tempo che entrambe impiegano ad arrivare a terra.
In entrambe le configurazioni noi conosciamo la velocità iniziale, la posizione finale e la posizione iniziale e l’accelerazione e dobbiamo calcolare il tempo necessario a compiere tale moto. Tra le formule che conosciamo la legge oraria ci permette di risolvere immediatamente questa tipologia di esercizi. Infatti la legge oraria del moto uniformemente accelerato è
Pertanto la prima pallina, quella con velocità iniziale verso l’alto, avrà una legge oraria del tipo
dove fissiamo nel punto di partenza della pallina e nell’istante in cui la pallina parte. Pertanto il tempo lo troviamo risolvendo l’equazione di secondo grado
con
da cui
quindi e dove la soluzione negativa la dobbiamo rifiutare, quindi il tempo necessario è . Per la seconda pallina, quella con velocità iniziale verso il basso, la legge oraria sarà
dove fissiamo nel punto di partenza della pallina e nell’istante in cui la pallina parte. Pertanto il tempo lo troviamo risolvendo l’equazione di secondo grado
con
da cui
quindi e dove anche qui dobbiamo rifiutare la soluzione negativa e pertanto il tempo necessario è . Osserviamo esplicitamente che si può risolvere il problema anche considerando che il moto della prima pallina e il moto della seconda pallina sono profondamente legati, infatti quando la prima pallina torna al punto di partenza si trova esattamente nella configurazione della seconda pallina, abbiamo scelto di risolvere il problema utilizzando la legge oraria per fare un po’ di allenamento anche sulla risoluzione delle equazioni di secondo grado che sono argomento fondamentale del programma di seconda liceo.
Lanci una moneta verso l’alto in verticale da un’altezza di dal suolo per decidere a testa o croce se fare o meno i compiti di fisica. La moneta sale fino a un’altezza massima di dal punto di lancio. Determina la velocità iniziale della moneta. Afferri la moneta in caduta alla stessa altezza dalla quale l’avevi lanciata: per quanto tempo resta in aria (tempo di volo)? Immagina invece di non afferrare la moneta nella posizione dalla quale l’avevi lanciata. Quanto tempo passa dall’istante del lancio iniziale a quando la moneta tocca il suolo?
Sappiamo che in questa tipologia di esercizi la condizione di altezza massima raggiunta ci da un’indicazione anche sulla velocità, infatti il punto di massima altezza coincide con quello di velocità nulla. Pertanto tra le formule che conosciamo è possibile rispondere alla prima domanda utilizzando la formula
da cui
Per calcolare il tempo necessario alla moneta per raggiungere il punto più alto e per tornare indietro analizziamo la velocità che la moneta avrà nel momento in cui torna alla quota di partenza, in quell’istante la moneta avrà percorso un tratto in salita di che avrà portato la sua velocità da a e un tratto in discesa, sempre di , che porterà la sua velocità da a , cioè alla stessa velocità che aveva al momento della partenza ma diretta nella direzione opposta, cioè verso il basso. Pertanto per calcolare il tempo di volo possiamo usare la definizione di accelerazione, infatti
dove osserviamo esplicitamente che la velocità finale in questa formula è diversa dalla velocità finale della formula precedente perchè sono diversi i due moti che stiamo studiando. Da cui
Infine rispondiamo all’ultima domanda dividendo il moto totale in due: il primo tratto in salita, di durata , cioè la metà del tempo di volo calcolato nel punto due, e il secondo tratto in discesa di velocità iniziale , distanza percorsa e accelerazione uguale a quella di gravità. Con questi dati a disposizione possiamo utilizzare la legge oraria per determinare il tempo necessario alla moneta a percorrere questo tratto in discesa, infatti
che nel nostro caso diventa
ossia
Quindi in definitiva il tempo necessario alla moneta per raggiungere terra sarà .