Una scala di massa è appoggiata al muro, inclinata di rispetto all’orizzontale. Un uomo di massa può salire fino a tre quarti della scala, dopodiché questa comincia a scivolare sul pavimento. L’attrito con il muro è trascurabile. Calcola il coefficiente di attrito statico tra scala e pavimento.
SVOLGIMENTO
Consigliamo un disegno per capire appieno questo problema e per poter trattare in maniera appropriata tutte le forze presenti.
Fintanto che l’uomo non raggiunge i tre quarti della scala la forza di attrito tra scala e pavimento è sufficiente per tenere ferma la scala, vuol dire che quanto l’uomo raggiunge esattamente quella quota la forza esercitata dalla scala sul pavimento è uguale alla massimo forza di attrito possibile tra scala e pavimento, fino a quel momento la scala è in equilibrio, quindi la risultante delle forze e la risultante dei momenti, calcolati rispetto al punto di contatto tra la scala e il pavimento, sono entrambi nulli. Le forze che agiscono sulla scala sono cinque:
– la forza peso della scala applicata a metà della lunghezza della scala:
– la forza peso dell’uomo applicata a tre quarti della lunghezza della scala:
– la forza di reazione vincolare del muro applicata alla sommità del muro e diretta orizzontalmente:
– la forza di reazione vincolare del pavimento applicata verticalmente nel punto di contatto tra pavimento e scala:
– la forza di attrito statico tra scala e pavimento diretta in direzione orizzontale.
Pertanto
dove il segno dei momenti è determinato dalla rotazione che le forze imprimerebbero alla scala, pertanto le due forze peso avranno momenti di segno concorde e saranno discordi rispetto alla forza di reazione vincolare del muro. Concentrandoci sulla formula dei momenti abbiamo
Dove è la lunghezza della scala (che nel passaggio successivo scompare perchè viene semplificata). Da questa formula, e dal fatto che la reazione vincolare del muro è uguale alla forza di attrito massimo, ottengo che
E siccome sappiamo che risulta
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perche si tiene conto anche della lunghezza per calcolare il momento?
e poi perche sin30 e non sin60 nella formula?
Buongiorno, per definizione il momento di una forza è uguale al prodotto vettoriale tra braccio della forza e forza, quindi all’interno della formula comprare la lunghezza. Per quanto riguarda l’angolo devi prendere l’angolo che la forza forma con il braccio, cioè l’angolo che la forza forma con la perpendicolare a terra e non con l’orizzontale.